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INTERLUDE - Lo spazio tra le forme

mostra colletiva
01.10.-30.10.2025
Alexander Gehring, Angelika J. Trojnarski, Arnulf Rainer, Bärbel Praun, Hannes Vonmetz Schiano, Marco Pietracupa, Marco Siciliano, Piot Brehmer, ReschWilleit
Galleria Civica Bressanone

Vernissage: 1.10.2025, ore 19 
Galleria Civica Bressanone
fino al 30.10.2025

 

Intervengono:

Alexander Zoeggeler, presidente

Andreas Jungmann, sindaco

Ferdinando Stablum, vicesindaco

Bettina Kerer, assessora alla cultura

La mostra collettiva Interlude si inserisce nel programma curatoriale 2025 dedicato allevoluzione dei linguaggi fotografici, esplorando come questa forma darte, oggi più che mai, sappia oltrepassare i propri confini tradizionali per contaminarsi con altri mondi visivi e materici.
Interlude è un territorio sospeso, un punto di incontro tra linguaggi, dove la fotografia si intreccia e si trasforma nel contatto con altre arti. Le opere in mostra raccontano una fotografia ibrida e in costante metamorfosi: dal digitale allanalogico, dal concettuale al pittorico, dal minimalismo allarte povera, fino a soluzioni installative e multimediali. Qui limmagine non è più solo documento o rappresentazione, ma diventa gesto, materia, segno e spazio.

La collettiva mette in dialogo artisti italiani, austriaci e tedeschi, tracciando una linea geografica che, come un filo invisibile, unisce sensibilità differenti in un unico campo di ricerca. In alcune opere, la fotografia incontra la pittura, generando linguaggi nuovi e imprevedibili; in altre si trasforma in installazione, oggetto tridimensionale o frammento da ricomporre in collage concettuali,dando vita a uno sviluppo originale di un linguaggio nuovo e rappresentando così la sintesi del percorso espositivo della Galleria Civica di Bressanone per lanno 2025, curato da Marco Pietracupa, che ha esplorato diverse prospettive della più recente ricerca fotografica internazionale.

Questa pluralità di approcci non è semplice sperimentazione tecnica, ma una riflessione profonda sul nostro modo di percepire il reale e di costruire significati attraverso le immagini. Le superfici fotografiche si fanno texture, i pixel diventano pennellate digitali, gli scatti analogici recuperano la loro natura materica, mentre la dimensione installativa trasforma lo spazio espositivo in un paesaggio da attraversare.

Interlude invita a guardare oltre le definizioni e a seguire il filo di un linguaggio in continua evoluzione, dove sensibilità contemporanee e pratiche pionieristiche si fondono, restituendo al pubblico unesperienza viva e partecipata di unarte che continua a parlare, creare connessioni e ridefinire i confini stessi della fotografia.

 

A cura di Marco Pietracupa

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