Saluti dall'Alto Adige

“Saluti dall’Alto Adige!” – Questa frase, che richiama nostalgicamente alla mente l’idillio da cartolina delle ripide cime montuose sullo sfondo di un cielo azzurro, dei prati rigogliosi, delle mucche al pascolo e dei campanili appuntiti, vuole però rompere queste immagini congelate nella nostra mente e tematizzare consapevolmente i punti di contatto tra tradizione e innovazione. L'attenzione si concentra sul cambiamento di mentalità e sulla sensibilizzazione nei confronti dello spazio alpino, avviati nell'ultimo decennio e attualmente tangibili, dal punto di vista dell'architettura e dell'arte contemporanea.

Sei importanti studi di architettura della regione racchiudono i loro progetti edilizi insieme alla loro visione creativa del paesaggio e della cultura dell'Alto Adige in un oggetto da loro progettato, che ricorda una valigia da viaggio. Ogni studio è affiancato da un artista per sfumare insieme i confini tra architettura e arte. L'interazione sotto forma di arte nell'edilizia o progetti artistici integrativi apre nuove prospettive sull'Alto Adige. Le valigie contengono più che semplici progetti e foto di edifici realizzati: trasmettono un'estetica contemporanea che mette in discussione e ridefinisce la qualità, l'innovazione e l'attenzione nei confronti dell'uomo e della natura. Le sei valigie, tutte uguali per forma e dimensioni, partiranno poi per un viaggio come contenitori di trasporto e manifestazioni dei progetti architettonici e artistici altoatesini.

“Saluti dall’Alto Adige!” è una riflessione sulla responsabilità che accompagna i viaggi, il turismo, il transito e le sfide ecologiche ed economiche. Una valigia vuota accompagna il viaggio e viene riempita durante le varie tappe con ricordi, impressioni e souvenir. Questa mostra racconta la storia di un viaggio che è più di un semplice spostamento fisico da un luogo all'altro: è un viaggio di incontri, scambi e ispirazione. Ogni viaggio porta con sé, in qualche modo, un pezzo del luogo visitato e lascia dietro di sé un pezzo di sé. Ogni viaggio è diverso, ognuno racconta la propria storia, eppure tutti i viaggi si basano sullo stesso schema di partenza, soggiorno e ritorno. Qui si possono tracciare parallelismi con la creazione di edifici. La partenza è paragonabile a un primo contatto e alla pianificazione. Questa fase suscita curiosità e crea aspettative. Il soggiorno vero e proprio corrisponde alla fase di costruzione, in cui si creano legami e appartenenze e si sondano i confini. Il viaggio di ritorno è paragonabile all'arrivo, al completamento di un proprio progetto e alla forza che alimenta la voglia di viaggiare, il desiderio di nuovi viaggi, nuove sfide.

Studi di architettura e artisti espositori

bergmeisterwolf, IT-Bressanone bergmeisterwolf.it con Michael Fliri michaelfliri.com 

CeZ Architetti, IT-Bolzano con Josef Rainer josefrainer.net

MARKUS SCHERER, IT-Merano architektscherer.it con Manfred Alois Mayr manfredaloismayr.com

pedevilla architects, IT-Brunico pedevilla.info con Gustav Willeit guworld.com

weber+winterle architetti, IT-Trento weberwinterle.com con Arnold Mario Dall’O @arnoldmariodallo

Werner Tscholl, IT-Morter werner-tscholl.com

Crediti fotografici: Schliersee Kulturherbst 2024 (c) Judith Weber