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Sieglinde Tatz Borgogno, 80

mostra personale
04.02.-26.02.2022
Sieglinde Tatz Borgogno
Galleria Prisma

inaugurazione

4.2.2022

ore 19

intervengono:
Alexander Zoeggeler, presidente SKB
Paola Bassetti, storica dell´arte

durata mostra: 4.2.2022 – 26.2.2022
orari di apertura: ma - ve ore 15 – 19, sa ore 10 – 12

La mostra in galleria Prisma del Südtiroler Künstlerbund nasce per celebrare l’ottantesimo compleanno della nota scultrice bolzanina Sieglinde Tatz Borgogno. Tutte le opere esposte, comprendenti disegni, formelle bronzee decorate e scritte e sculture di diverse dimensioni, sono state realizzate nei due anni di pandemia con i rispettivi lockdown, che l’artista ha saputo trasformare in intenso e fecondo periodo di lavoro e attività creativa a tutti i livelli.

L’idea iniziale di un primo nucleo di opere nasce dal premio “Artista dell’anno” da parte del Totemblueart, rivista d’arte e cultura della regione Trentino Alto Adige, ricevuto nel giugno 2019 ad Ala.

I pezzi in mostra riassumono in un certo senso l’attività intera dell’artista, i cui primi maestri furono Hans Weber-Tyrol, Lore Maurer Arnold, Maria Delago, Hans Prünster, per proseguire poi con numerose formazioni accademiche nel corso della sua intera attività.

Nella sua produzione scultorea, feconda e ricca, che continua a tutt’oggi incessantemente, i temi affondano le sue radici in alcuni nodi essenziali che sempre la accompagnano, in primis la figura femminile, arcaica o più attuale, inizialmente raffigurata seduta e ancorata alla madre terra, per poi elevarsi e affrancarsi dal mondo in posizione eretta e libera, più sottile e più slanciata, protesa verso il mondo e la libertà, o incinta, simbolo di creatura procreatrice e potente. Quattro sono le sculture dedicate al Soroptimist, associazione di donne di cui Sieglinde Tatz Borgogno è membro attivo da decenni e numerose sono le formelle con iscrizioni dedicate all’arte, alla musica, sua grande passione, e alla poesia, tematiche presenti anche nei disegni, unitamente a temi universali, di grande impatto emotivo. Il filo conduttore è sempre la ricerca della libertà letta al femminile, l’amore, l’uguaglianza, la pace. Nell’affrancarsi dalle costrizioni la donna più di chiunque è in grado di creare, sognare, osare. Il nucleo di opere esposte è solo la punta dell’iceberg di una produzione massiccia, visibile anche nel famoso “Giardino delle sculture” a Pochi di Salorno, che celebra quest’anno i suoi 20 anni, in cui più di 500 bronzi ci raccontano la sua vita di artista, di donna e di intellettuale. Un museo all’aperto in cui le opere si possono toccare, vicino alle quali ci si può sedere, con cui si può stabilire un contatto attivo e profondo nel mutare delle stagioni. Che la mostra alla galleria Prisma sia un invito ad un approfondimento di un’artista anticonformista, vulcanica e ricca di contenuti.

Foto: Leonhard Angerer

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