Sei studi di architettura altoatesini invitano artisti e artiste a tematizzare l'interazione tra architettura e arte sulla base di progetti realistici.
All'insegna del motto “Saluti dall'Alto Adige!”, l'AIT-ArchitekturSalon di Amburgo, in collaborazione con l'Associazione degli Artisti Altoatesini, invia in viaggio sette valigie ricche di temi legati alla cultura architettonica e all'arte.
“Saluti dall'Alto Adige!” – La frase, che ricorda con nostalgia l'idillio da cartolina di ripide cime montuose su uno sfondo azzurro, prati rigogliosi, mucche al pascolo e campanili a punta, vuole proprio rompere queste immagini congelate nella nostra mente e affrontare consapevolmente le interfacce tra tradizione e innovazione.
L'attenzione si concentra sul cambiamento di mentalità e sulla sensibilizzazione avviati nell'ultimo decennio e attualmente percepibili nel modo di rapportarsi allo spazio alpino dal punto di vista dell'architettura e dell'arte contemporanea.
Sei importanti studi di architettura della regione racchiudono i loro progetti edilizi insieme alla loro visione creativa del paesaggio e della cultura dell'Alto Adige in un oggetto da loro progettato che ricorda una valigia da viaggio. Ogni studio è affiancato da un artista per sfumare insieme i confini tra architettura e arte. L'interazione sotto forma di arte nell'architettura o progetti artistici integrativi apre nuove prospettive sull'Alto Adige. Le valigie contengono più che semplici progetti e foto di edifici realizzati: trasmettono un'estetica contemporanea che mette in discussione e ridefinisce la qualità, l'innovazione e l'attenzione nei confronti dell'uomo e della natura. Le sei valigie, uguali per forma e dimensioni, partono poi per un viaggio come contenitori di trasporto e manifestazioni di progetti architettonici e artistici altoatesini.
“Saluti dall’Alto Adige!” è una riflessione sulla responsabilità che deriva dai viaggi, dal turismo, dal transito e dalle sfide ecologiche ed economiche. Una valigia vuota accompagna il viaggio e viene riempita durante le varie tappe con ricordi, impressioni e souvenir. Questa mostra racconta la storia di un viaggio che è più di un semplice spostamento fisico da un luogo all'altro: è un viaggio di incontri, scambi e ispirazione. Ogni volta che si intraprende un viaggio, si porta con sé in qualche modo un pezzo del luogo visitato e si lascia lì un pezzo di sé. Ogni viaggio è diverso, ognuno racconta la propria storia, eppure tutti i viaggi si basano sullo stesso schema di partenza, soggiorno e ritorno. Qui si possono tracciare dei parallelismi con la creazione di edifici. La partenza è paragonabile a un primo contatto e alla pianificazione. Questa fase suscita curiosità e crea aspettative. Il soggiorno vero e proprio corrisponde alla fase di costruzione, in cui si creano legami e appartenenze e si sondano i confini. Il ritorno è paragonabile all'arrivo, al completamento di un proprio progetto e alla forza che alimenta la voglia di viaggiare, il desiderio di nuovi viaggi, nuove sfide.
Studi di architettura e artisti espositori
bergmeisterwolf con Michael Fliri, CeZ Architetti, IT-Bolzano con Josef Rainer, MARKUS SCHERER con Manfred Alois Mayr, pedevilla architects con Gustav Willeit, weber+winterle architetti con Arnold Mario Dall’O, Werner Tscholl
Foto: Jochen Stüber
Foto di gruppo: Guiliani / von Giese